cenni di storia

La storia della squadra dei dilettanti nasce nel 1992, dopo lo scioglimento della Castellese, con l’intento di non lasciare tanti ragazzi senza il gioco del calcio. Per un anno è stata la squadra principale di Tagliuno per poi diventare il serbatoio della Castellese nel frattempo riformatasi. Grazie ad un gruppo storico di una decina di ragazzi uniti nella vita e in campo, la squadra dei dilettanti in tutti questi anni è riuscita a resistere e portare a casa numerosi successi che l’hanno fatta entrare nell’elite delle squadre dilettantistiche e rispettate dagli avversari. A cavallo fra gli anni 90 e 2000 la G.S. CASTELLI CALEPIO (grazie anche a sonore batoste, su tutte le due finali perse del trofeo Bresciani 1994-99) ha ottenuto risultati strepitosi, vittoria in campionato nel 99 e ciliegina sulla torta la vittoria l’anno successivo del trofeo Bresciani, più numerosi piazzamenti. Con il passare degli anni i dilettanti sempre con grande passione, vera passione mai mossa da altre ragioni e grazie a delle persone speciali disposte a trovar tempo la sera e grazie ad alcuni di loro passati dietro la scrivania hanno saputo rendersi indipendenti da tutti. Ogni anno qualche ragazzo di quella mitica squadra abbandona quasi del tutto il calcio ma con l’innesto di giocatori nuovi si crea nuovo entusiasmo che ci spinge a tante iniziative, su tutte il trofeo true passion di fine stagione. Si crea cosi un mix non sempre vincente ma con lo spirito giusto che spinge a continuare questa mitica storia. Da qualche anno le vicende dei dilettanti G.S CASTELLI CALEPIO sono raccontate con impegno anche su rete grazie al blog http//castellesedilet11.blogspot.com

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martedì 24 marzo 2009

facciamo chiarezza

La h si utilizza solo in caso la parola seguente la "a" o la "o" sia un verbo,in questo caso infatti si ha la costruzione di una particolare forma verbale che è il passato prossimo (ho comprato,ho visto,ha detto,ha visto etc);in questo caso infatti il verbo avere fa da ausiliario al verbo che si vuole utilizzare.Se la parola che segue la "a" non è un verbo,allora sicuramente non necessita dell'h (a casa,a piedi,etc);c'è una semplice filastrocca..are ere ire l'h fanno fuggire...ato ito uto l'h chiamano in aiuto
ciao loda

10 commenti:

Anonimo ha detto...

sagace!

Anonimo ha detto...

smettetela di scrivere cazzate siete ridicoli

Anonimo ha detto...

non avete proprio un cazzo da fare tutto il giorno...

Anonimo ha detto...

GRANDE LODA E GRANDI LE SUE FANS

Anonimo ha detto...

Grande questo post......fino ad ora non cè mai stato niente di concreto che mi servisse su questo blog...ma questa spiegazione è davvero significativa...grazie professori!

Anonimo ha detto...

biondo, l'unica che t serve è 1 ora di corsa al giorno x ritrovar la forma perduta! :-)

Anonimo ha detto...

ANONIMO, SE HAI TEMPO DI LEGGERLE LE NOSTRE CAZZATE NN AVRAI MOLTO DA FARE NEANCHE TU, E VISTO CHE NN SONO NEANCHE COSE CHE TI RIGURDARDANO IL TUO E' ANCOR DI PIU' TEMPO PERSO...

Anonimo ha detto...

Biondo bidone dov'eri??????

Anonimo ha detto...

No comment.......hai ragione Moro....mi vergogno di me stesso....sono stufo di lavorare sempre fino a tardi...

Anonimo ha detto...

...sarà pure una bella spiegazione...ma è assolutamente imprecisa!!!!

NON è assolutamente vero che il verbo avere con l'acca debba per forza essere seguito da una verbo... basta che sia all'indicativo presente ed esprima possesso....
ho una casa
hai tempo da perdere
ha voglia
hanno la macchina

inoltre, come si è cercato di dire, non basta nemmeno che sia un verbo... ma se il verbo è all'infinito e non al participio la "h" non ci va...
ha mangiato ....
vado a mangiare...