cenni di storia

La storia della squadra dei dilettanti nasce nel 1992, dopo lo scioglimento della Castellese, con l’intento di non lasciare tanti ragazzi senza il gioco del calcio. Per un anno è stata la squadra principale di Tagliuno per poi diventare il serbatoio della Castellese nel frattempo riformatasi. Grazie ad un gruppo storico di una decina di ragazzi uniti nella vita e in campo, la squadra dei dilettanti in tutti questi anni è riuscita a resistere e portare a casa numerosi successi che l’hanno fatta entrare nell’elite delle squadre dilettantistiche e rispettate dagli avversari. A cavallo fra gli anni 90 e 2000 la G.S. CASTELLI CALEPIO (grazie anche a sonore batoste, su tutte le due finali perse del trofeo Bresciani 1994-99) ha ottenuto risultati strepitosi, vittoria in campionato nel 99 e ciliegina sulla torta la vittoria l’anno successivo del trofeo Bresciani, più numerosi piazzamenti. Con il passare degli anni i dilettanti sempre con grande passione, vera passione mai mossa da altre ragioni e grazie a delle persone speciali disposte a trovar tempo la sera e grazie ad alcuni di loro passati dietro la scrivania hanno saputo rendersi indipendenti da tutti. Ogni anno qualche ragazzo di quella mitica squadra abbandona quasi del tutto il calcio ma con l’innesto di giocatori nuovi si crea nuovo entusiasmo che ci spinge a tante iniziative, su tutte il trofeo true passion di fine stagione. Si crea cosi un mix non sempre vincente ma con lo spirito giusto che spinge a continuare questa mitica storia. Da qualche anno le vicende dei dilettanti G.S CASTELLI CALEPIO sono raccontate con impegno anche su rete grazie al blog http//castellesedilet11.blogspot.com

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domenica 28 luglio 2013

partite da ricordare

Stefano Bosetti,  sotto la gradinata Nord,  segna al 90°  il suo primo e unico gol in serie A,
e impazzisce di gioia,  convinto di aver salvato il Genoa dalla retrocessione.   Due minuti
più tardi,  Stefano Bosetti  (e con lui tutti i genoani)  piangono lacrime amare quando da
Pisa arriva il risultato finale,  la Lazio ha pareggiato  (grazie anche a un rigore inesistente
trasformato da Giordano)  e si salva,  condannando il Genoa alla retrocessione in serie B.
Prima di iniziare l'impresa era disperata:  il Genoa era a 23 punti,  la Lazio a 24,  in caso
di arrivo a pari punti si salvano i laziali.  Il Genoa era obbligato a vincere contro la Juve che
era già campione,  e doveva sperare che la Lazio perdesse sul campo di un Pisa ormai
retrocesso.  L'impresa diventa impossibile dopo soli 7 minuti:  la Juve passa in vantaggio
con un gol di Cabrini.  Nel volgere di pochi minuti tutto si rovescia e la Gradinata Nord è
un catino ribollente:  pareggia il Genoa su autorete di Vignola,  il Pisa va in vantaggio,  il
miracolo adesso è possibile.  La Lazio però ribalta la situazione e passa in vantaggio 2-1,
grazie anche a un rigore inesistente di Giordano.  Nemmeno il pareggio del Pisa a pochi
minuti dalla fine rianima la Gradinata Nord,  poi ci pensa lui,  il nuovo entrato,  l'eroe per
pochi minuti,  Stefano Bosetti:  al 90°  irrompe in area e segna,  mandando in delirio la
Gradinata Nord,  dove il solito burlone ha diffuso la voce  (falsa)  di una vittoria del Pisa
contro la Lazio.   Bosetti vola e la curva si innamora,  poi la voce del burlone viene
smentita,  niente vittoria del Pisa,  Genoa e Lazio sono a pari punti:  retrocede il Genoa.
E da quel maledetto 90°  minuto Stefano Bosetti scomparirà dalla circolazione,  e non
riuscirà mai più a segnare un altro gol in serie A.   Eroe per cinque minuti,  maledetto per
tutto il resto della sua vita
 
GENOA  Martina;  Canuti;  Testoni;  Mileti  (dal 71°  Viola);  Onofri;  Policano  (dal 70°
Bosetti);  Bergamaschi;  Peters;  Antonelli;  Benedetti;  Briaschi.  Allenatore Gigi Simoni
 
JUVENTUS  Tacconi;  Gentile;  Cabrini;  Bonini;  Brio;  Scirea;  Penzo;  Tardelli  (dal 46°
Prandelli);  Rossi  (dal 62°  Boniek);  Vignola;  Platini.  Allenatore Trapattoni
 
ARBITRO  Casarin
 
MARCATORI  7°  Cabrini,  10°  autorete di Vignola,  90°  Bosetti
 
Nel campionato successivo la Lazio retrocederà miseramente in B:  un'altra beffa per il
povero Bosetti,  era meglio se la Lazio retrocedeva l'anno prima.  Nell'anno successivo il
Verona sarà campione d'Italia rubando lo scudetto al Torino,  e nel 2005/2006 in Coppa
dei Campioni il Verona sarà eliminato da uno scippo bianconero,  perchè come insegna
la storia,  la Lazio e il Verona che di rapina ferirono,  l'anno dopo rapinate perirono
 

2 commenti:

urippi ha detto...

Grazie Guido che ci fai fare dei salti nel passato.....un consiglio fai qualche ricerca nel presente del calcio femminile con annesse foto di giocatrici succinte, allieteresti l'umore di tanti.

Ciao Gnari Buone vacanze a tutti i TRUE PASION.

urippi ha detto...

Auguri al Moro e alla Ale, per l'arrivo di Giacomo.......auguri