cenni di storia

La storia della squadra dei dilettanti nasce nel 1992, dopo lo scioglimento della Castellese, con l’intento di non lasciare tanti ragazzi senza il gioco del calcio. Per un anno è stata la squadra principale di Tagliuno per poi diventare il serbatoio della Castellese nel frattempo riformatasi. Grazie ad un gruppo storico di una decina di ragazzi uniti nella vita e in campo, la squadra dei dilettanti in tutti questi anni è riuscita a resistere e portare a casa numerosi successi che l’hanno fatta entrare nell’elite delle squadre dilettantistiche e rispettate dagli avversari. A cavallo fra gli anni 90 e 2000 la G.S. CASTELLI CALEPIO (grazie anche a sonore batoste, su tutte le due finali perse del trofeo Bresciani 1994-99) ha ottenuto risultati strepitosi, vittoria in campionato nel 99 e ciliegina sulla torta la vittoria l’anno successivo del trofeo Bresciani, più numerosi piazzamenti. Con il passare degli anni i dilettanti sempre con grande passione, vera passione mai mossa da altre ragioni e grazie a delle persone speciali disposte a trovar tempo la sera e grazie ad alcuni di loro passati dietro la scrivania hanno saputo rendersi indipendenti da tutti. Ogni anno qualche ragazzo di quella mitica squadra abbandona quasi del tutto il calcio ma con l’innesto di giocatori nuovi si crea nuovo entusiasmo che ci spinge a tante iniziative, su tutte il trofeo true passion di fine stagione. Si crea cosi un mix non sempre vincente ma con lo spirito giusto che spinge a continuare questa mitica storia. Da qualche anno le vicende dei dilettanti G.S CASTELLI CALEPIO sono raccontate con impegno anche su rete grazie al blog http//castellesedilet11.blogspot.com

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sabato 20 luglio 2013

dilettanti vs professionisti 2

Finiamo l'accostamento dilettanti-professionisti capitolo portieri, mettendo a confronto il nostro Fausto ( in arte taglio) con Fausto Pari.
Fausto Pari (Savignano sul Rubicone, 15 settembre 1962) è un ex calciatore e dirigente sportivo italiano.

Giocatore

Club

19 maggio 1991: Pari festeggia assieme ai compagni Vialli (al centro) e Mannini (a destra) la conquista dello storico primo scudetto della Sampdoria
Debutta sedicenne nel Bellaria, militante in Serie D. Nel 1979 passa all'Inter[5], con cui esordisce in Serie A, il 22 marzo 1981 contro la Pistoiese. Quella partita rimane l'unica in nerazzurro: nell'estate 1981 scende in Serie C1, al Parma[6]. Rimane in Emilia per due stagioni, segnalandosi in una squadra ricca di giovani[7], e nel 1983 si trasferisce di nuovo in Serie A, alla Sampdoria[8].
Con la squadra ligure vive gli anni migliori della presidenza di Paolo Mantovani, conquistando da titolare lo scudetto del 1990-1991, tre Coppe Italia e una Coppa delle Coppe. In blucerchiato disputa oltre 400 partite tra campionato e coppe, nel ruolo di cursore di centrocampo agli ordini di Renzo Ulivieri, Eugenio Bersellini e Vujadin Boskov[2]. Nel 1992, a 30 anni, accetta l'offerta del Napoli, dove rimane per quattro stagioni. Nel campionato 1993-1994 viene escluso dalla rosa per motivi legati all'ingaggio fino a marzo 1994, prima di essere reintegrato[9]. Rimane al Napoli fino al 1996, ricoprendo anche il ruolo di capitano[10]; in seguito passa al Piacenza[3], con cui conquista una salvezza allo spareggio contro il Cagliari e disputa la sua ultima stagione nella massima serie. A fine stagione non trova l'accordo con la società emiliana per il rinnovo del contratto[11].
Chiude la carriera vestendo le maglie di SPAL (con cui conquista la promozione in Serie C1, nuovamente da capitano[11]) e Modena[12], portato da Paolo Borea con cui aveva già lavorato a Genova[13].
In carriera ha totalizzato complessivamente 384 presenze e 7 reti in Serie A, fatto che lo colloca attualmente fra i primi 100 calciatori per numero di presenze in Serie A.

Nazionale

Vanta due presenze con l'Italia Under-21[14] e la partecipazione al Campionato europeo di calcio Under-21 1984, oltre ad una convocazione in Nazionale maggiore nel novembre 1991, senza però scendere in campo.

Dirigente

Subito dopo il ritiro, nel 2000 diventa direttore sportivo del Brescello[2], mentre nel 2002 comincia la collaborazione con Arrigo Sacchi allora direttore tecnico del Parma rivestendo anche il ruolo di capo degli osservatori fino al 2003[12].
La stagione successiva passa come osservatore alla Sampdoria per una sola stagione[2][12], al termine della quale passa al Bari in qualità di direttore sportivo[12] dove rimane per tre stagioni. Ricopre il ruolo di direttore sportivo anche allo Spezia[12] (per pochi mesi) e dal 1º luglio 2009 al Modena[12], lasciando l'incarico il 30 giugno 2012[15].

Palmarès

Inter: 1979-1980[16]
Sampdoria: 1990-1991
Sampdoria: 1984-1985, 1987/88, 1988-1989
Sampdoria: 1989-1990
Sampdoria: 1991
SPAL: 1997-1998

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