cenni di storia

La storia della squadra dei dilettanti nasce nel 1992, dopo lo scioglimento della Castellese, con l’intento di non lasciare tanti ragazzi senza il gioco del calcio. Per un anno è stata la squadra principale di Tagliuno per poi diventare il serbatoio della Castellese nel frattempo riformatasi. Grazie ad un gruppo storico di una decina di ragazzi uniti nella vita e in campo, la squadra dei dilettanti in tutti questi anni è riuscita a resistere e portare a casa numerosi successi che l’hanno fatta entrare nell’elite delle squadre dilettantistiche e rispettate dagli avversari. A cavallo fra gli anni 90 e 2000 la G.S. CASTELLI CALEPIO (grazie anche a sonore batoste, su tutte le due finali perse del trofeo Bresciani 1994-99) ha ottenuto risultati strepitosi, vittoria in campionato nel 99 e ciliegina sulla torta la vittoria l’anno successivo del trofeo Bresciani, più numerosi piazzamenti. Con il passare degli anni i dilettanti sempre con grande passione, vera passione mai mossa da altre ragioni e grazie a delle persone speciali disposte a trovar tempo la sera e grazie ad alcuni di loro passati dietro la scrivania hanno saputo rendersi indipendenti da tutti. Ogni anno qualche ragazzo di quella mitica squadra abbandona quasi del tutto il calcio ma con l’innesto di giocatori nuovi si crea nuovo entusiasmo che ci spinge a tante iniziative, su tutte il trofeo true passion di fine stagione. Si crea cosi un mix non sempre vincente ma con lo spirito giusto che spinge a continuare questa mitica storia. Da qualche anno le vicende dei dilettanti G.S CASTELLI CALEPIO sono raccontate con impegno anche su rete grazie al blog http//castellesedilet11.blogspot.com

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domenica 12 settembre 2010

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Ieri splendida giornata di allenamento in quel di riva di solto, un posto magnifico vista lago con a disposizione per tutti noi di campi da bocce ,tennis, basket,pallavolo e campo sintetico a 7.Mattina seduta atletica,pranzo pasta pomodoro salumi e solo acqua, pomeriggio sfide a bocce, doppio tennis e partita di 1 ora. Giornata organizzata alla grande con per chi voleva cena in ristorante della zona con grande esibizione di Seru. Unica pecca da non ripetere più la poca partecipazione della rosa al mini ritiro si spera nella prossima volta, non ci devono essere scuse defezioni dell'ultima ora.Ricordo giovedi 16 seduta di allenamento acquagim a villongo posso dirvi che si fatica il doppio in acqua provare per credere

38 commenti:

urippi ha detto...

Complimenti alla società per averci permesso di passare una giornata splendida.E'stato tutto ok,tranne la poca affluenza.Grazie

gigi ha detto...

bellissima giornata ieri in quel di riva...corsa sul lago la mattina con partitella a portine (partecipanti 10) ...pranzo...il match del giorno io e serù (federer nadal) contro moro e luca (teera-menu) finito naturalmente 6-4 ...e partita 25 minuti per tempo a sette (partecipanti 15) ...in serata oltre al serù barzellettiere,giocoliere è arrivato anche serù bambinaio che accompagnato da tusinho entusiasmava i bambini come pochi ...per giovedi è prevista una nuova versione di serù :quale sarà???

SERU Fan's Club ha detto...

secondo me la prossima versione sarà quella del SERU cantautore e musicante

moro player ha detto...

Bella (e intensa) giornata di sport, non solo calcio, si è potuto ammirare ottimi spunti tennistici, da parte del mister, di David e del Cap (stendiamo un velo su Seru, Angelino, Fili, che più che una racchetta avevano tra le mani un mestolo...), ma soprattutto chi c'era ha potuto ammirare due assi delle bocce come me e Ruginho, che hanno asfaltato con un perentorio 15-6 la coppia Stu-Marchino...

Grandi True Passion!!!

moro staff ha detto...

Il mio nuovo lato dirigenziale purtroppo mi fa vedere la giornata di sabato come un fallimento.
10 partecipanti all'allenamento mattutino, che a fronte dei 32 cartellini che la società questa settimana andrà a fare fanno il 30%, percentuale in aumento nella partita pomeridiana, ma cmq molto inferiore a quello che ci eravamo prefissati. Purtroppo si era deciso di abbandonare lo storico ritiro di Valbondione principalmente per una questione numerica, ma dati alla mano la situazione non è migliorata

moro ha detto...

Happy Bitrhday al nostro esperto di correnti e maree lacustri...

Auguri Fabione!

Davide ha detto...

Bellissima giornata di allenamento e di svago, c'è da dire che siamo stati assistiti da una giornata stupenda dal lato meteo, da un centro sportivo che è andato al di là delle più rosee aspettative e dalla compagnia.
Il mio rammarico è un pò quello che hanno espresso tutti, una giornata così valeva ben più dei 10 della mattina e dei 15 del pomeriggio, contando anche che nei 15 c'eravamo io, G e il mister...un pò pochini sinceramente.
Ogni tanto mi chiedo se la società stia sbagliando qualcosa a livello organizzativo o altro.
Mi fa un pò tristezza sapere che la squadra a 7 degli ex amatori per il mini ritiro di domenica abbia radunato tra giocatori e famigliari vari 70 persone, e sono solo una squadra a 7 (complimenti a loro)!!!
Non sò neanche io cosa pernsare, sarebbe meglio fare il minimo indispensabile come dirigenza senza starci a sbattere più di tanto, senza organizzare nulla (piscina, ritiri etc che costano in termini di tempo, impegno e risorse economiche), ma facendo il nostro compitino e stop.
Fare il compitino vi assicuro non è nel nostro carattere, cerchiamo sempre di fare le cose al meglio anche se non basta.
Dovremo magari arrenderci al fatto che, forse per incapacità nostra, non siamo riusciti a formare un vero e proprio gruppo dentro e fuori il campo.
Alla fine vorrei ringraziare moro e gigi per l'organizzaziono della giornata, Cristian del "guelfo negher e il pugliese del centro sportivo Fuego impareggiabile padrone di casa.

fabio ha detto...

GRAZIE MORO!

fabio ha detto...

GRAZIE MORO!

GUFO NERO ha detto...

AUGURI FABIONE !!!

invecchiando il vino diventa più buono, ma chi invecchia bevendo il vino, invecchia e basta !!!

MI DICE RADIO LAGO ISEO CHE IL TAVERNOLA E' ALLA RICERCA DI UN PORTIERE E OFFRE 200.000 EURO DI INGAGGIO MENSILE ... PIU' CASA VICINO AL CAMPO IN SABBIA CON VISTA LAGO ...

urippi ha detto...

Davide,molà mia....

Auguri Fabione mitico number one.

g ha detto...

AUGURI FABIO CHIUDI LA SARACINESCA

fabio ha detto...

ho perso le chiavi G...

fabio ha detto...

guido, x quella cifra si può trattare!

fabio ha detto...

grazie cap!!

micky ha detto...

auguri fabione!!!!

michy ha detto...

io sabato non c'ero e mi è dispiaciuto molto perdere questa bella giornata di allenamento, non mi giustifico xche ero assente come gli altri però la faccia c'è la metto e la penso in parte come davide.
voi dirigenti ci state mettendo l'impegno x costruire una squadra ,noi un pò meno e come ogni anno alle prime difficoltà tutto questo salterà fuori.
spero che insieme riusciremo a cambiare il nostro andazzo e che si torni all'impegno di gruppo del fine stagione scorso ( POCHI MA BUONI!!!)

Marchino ha detto...

Auguri fabione.

fabio ha detto...

grazie michy e grazie marchino!

GUFO NERO ha detto...

Per Micky: purtroppo anche noi dirigenti a volte siamo vittima di periodi di calo di entusiasmo... io stesso ultimamente, dopo quasi venti anni di sbandierate CSI e FIGC, sono un po' più distaccato. Però il gusto della partita del sabato (con polemiche sul blog, polemiche al bar, battute e a volte battutacce) per fortuna è rimasto intatto. Aspettiamo prima di trarre giudizi su come andrà la stagione e su come reagiremo alle difficoltà. E poi godiamoci tutti insieme lo spettacolo del sabato pomeriggio. Allestire una squadra significa sedersi su una tribuna o su una panchina e godersi lo spettacolo, sperando che sia accompagnato da un risultato positivo. E poi giù a scrivere cazzate sul blog, sapendo che in ogni caso il sabato pomeriggio lo spettacolo ricomincia !!!!

michy ha detto...

il biondo Odoacre Chierico comincia a calcare i campi di Serie A nell'Inter con cui esordisce il 26 febbraio del 1978 all'Olimpico contro la Lazio, perdendo 1 a 0.

Nel 1979 cambia squadra e passa al Pisa in Serie B. Nella squadra del presidente Anconetani vive due stagioni da protagonista con 58 presenze e 7 goal. Nel frattempo consegue la laurea in Medicina Veterinaria

Torna a Roma con i giallorossi nel 1981 agli ordini del Barone Nils Liedholm dove si dimostra meritevole di fiducia, pur non essendo, nonostante la posizione avanzata in campo, molto prolifico come marcatore. Nella sua prima stagione colleziona 29 presenze segnando 2 reti. Nel 1982-1983, la stagione del secondo scudetto, gioca 16 partite segnando 2 goal, di cui uno storico a Torino contro la Juventus - che però non servì per vincere quella partita - e uno al Napoli. Nelle due successive stagioni gioca 32 volte e segna 2 goal. Il 4 dicembre 1983 al 44' del secondo tempo confeziona un assist memorabile, incluso pallonetto su un giocatore della difesa bianconera, indirizzato al bomber Roberto Pruzzo, che segna in rovesciata il due a due alla Juventus [1].

Nell'estate del 1985 passa all'Udinese, dove resta per tre anni circa: i primi due in Serie A ed il successivo in Serie B.

Nel novembre del 1988 passa al Cesena, dove gioca insieme a storici giocatori come Massimo Agostini e Adriano Piraccini.

Successivamente si trasferisce all'Ascoli, al Barletta e al Gubbio, dove conclude la sua carriera.

Dopo la sua carriera da calciatore, inizia quella da allenatore, iniziando prima ad allenare nelle giovanili di piccole squadre romane, e poi cominciando ad allenare squadre dilettantistiche. Tra i dilettanti, iniziò nell'Astrea, in Serie D, per poi trasferirsi nel Guidonia (sempre in Serie D). Successivamente andò ad allenare in Eccellenza Laziale, sulla panchina del Pomezia, per la stagione 2007/08 ottenendo un discreto 6º posto che lo porta all'esonero a fine stagione. Il giorno 11 settembre è stato esonerato dal Potenza Sport Club dopo due sconfitte consecutive in campionato.

michy ha detto...

il moro Paulo Roberto Falcao ,la sua carriera da professionista comincia in patria nell'Internacional. Qui gioca per sei stagioni conquistando per cinque volte il titolo brasiliano. Al termine dei sei anni nel club Falcão conta ventidue reti in campionato, motivo per cui è considerato ancora oggi uno dei più grandi giocatori del club.[1] Durante la sua militanza nel club è stato per due volte insignito del Bola de Ouro, un prestigioso premio assegnato dalla rivista brasiliana Placar al miglior giocatore del campionato brasiliano.

Il 10 agosto 1980 viene acquistato dalla Roma per la cifra di un milione e mezzo di dollari. Nella città capitolina divenne subito uno dei giocatori più amati dai tifosi, guadagnandosi il soprannome il Divino. Esordisce con la maglia giallorossa proprio contro la sua ex squadra, l'Internacional, in una partita amichevole giocata il 29 agosto 1980, terminata con il punteggio di 2-2. Qualche settimana dopo esordisce anche in campionato, il 14 settembre 1980 contro il Como, poi vinta dalla Roma. Al termine del primo anno in giallorosso termina il campionato con tre reti. Il club capitolino sfiora solamente la vittoria del titolo italiano, vincendo però la Coppa Italia. Due anni dopo, nella stagione 1982-1983, vince con la Roma il suo primo campionato italiano, il secondo nella storia della società. In questa stagione colleziona ventisette presenze e sei reti in campionato, due reti in Coppa UEFA, una contro il Colonia e una contro il Benfica e una rete negli ottavi di finale della Coppa Italia.

A seguito di un grave infortunio nel 1985 lascia la Roma per trasferirsi al San Paolo. Le ragioni del divorzio dalla compagine giallorossa sono da attribuirsi ai contrasti con l'allora presidente Dino Viola, in merito all'alto ingaggio percepito. È da sottolineare come all'epoca il suo stipendio fosse il più alto pagato per un giocatore di calcio in Italia: oltre un miliardo di lire all'anno.

Dopo un anno di attività con la squadra brasiliana, durante il quale conta solamente dieci presenze, conclude definitivamente la sua carriera di calciatore.

Nazionale
Riceve la sua prima convocazione nella Nazionale olimpica brasiliana per i Giochi della XX Olimpiade. Dopo la partecipazione alla Copa América 1979, Falcão partecipa al suo primo mondiale nel 1982. In questa edizione, disputata in Spagna, scese in campo cinque volte, realizzando tre reti, l'ultima contro l'Italia, nella partita persa 3-2 (tripletta di Paolo Rossi). Quattro anni più tardi, partecipa tra le file del Brasile al mondiale del 1986. Iniziando il torneo in panchina, scese in campo solamente due volte.

Allenatore
Nel 1990 torna nel mondo del calcio come allenatore, guidando la nazionale Brasiliana nella Copa América 1991. Dopo la breve esperienza sulla panchina brasiliana, con la quale ottenne soltanto un secondo posto, piazzandosi dietro l'Argentina, Falcão compare sulla panchina del Giappone nel 1994, prima di abbandonare la carriera da allenatore

michy ha detto...

il moro Paulo Roberto Falcao ,la sua carriera da professionista comincia in patria nell'Internacional. Qui gioca per sei stagioni conquistando per cinque volte il titolo brasiliano. Al termine dei sei anni nel club Falcão conta ventidue reti in campionato, motivo per cui è considerato ancora oggi uno dei più grandi giocatori del club.[1] Durante la sua militanza nel club è stato per due volte insignito del Bola de Ouro, un prestigioso premio assegnato dalla rivista brasiliana Placar al miglior giocatore del campionato brasiliano.

Il 10 agosto 1980 viene acquistato dalla Roma per la cifra di un milione e mezzo di dollari. Nella città capitolina divenne subito uno dei giocatori più amati dai tifosi, guadagnandosi il soprannome il Divino. Esordisce con la maglia giallorossa proprio contro la sua ex squadra, l'Internacional, in una partita amichevole giocata il 29 agosto 1980, terminata con il punteggio di 2-2. Qualche settimana dopo esordisce anche in campionato, il 14 settembre 1980 contro il Como, poi vinta dalla Roma. Al termine del primo anno in giallorosso termina il campionato con tre reti. Il club capitolino sfiora solamente la vittoria del titolo italiano, vincendo però la Coppa Italia. Due anni dopo, nella stagione 1982-1983, vince con la Roma il suo primo campionato italiano, il secondo nella storia della società. In questa stagione colleziona ventisette presenze e sei reti in campionato, due reti in Coppa UEFA, una contro il Colonia e una contro il Benfica e una rete negli ottavi di finale della Coppa Italia.

A seguito di un grave infortunio nel 1985 lascia la Roma per trasferirsi al San Paolo. Le ragioni del divorzio dalla compagine giallorossa sono da attribuirsi ai contrasti con l'allora presidente Dino Viola, in merito all'alto ingaggio percepito. È da sottolineare come all'epoca il suo stipendio fosse il più alto pagato per un giocatore di calcio in Italia: oltre un miliardo di lire all'anno.

Dopo un anno di attività con la squadra brasiliana, durante il quale conta solamente dieci presenze, conclude definitivamente la sua carriera di calciatore.

Nazionale
Riceve la sua prima convocazione nella Nazionale olimpica brasiliana per i Giochi della XX Olimpiade. Dopo la partecipazione alla Copa América 1979, Falcão partecipa al suo primo mondiale nel 1982. In questa edizione, disputata in Spagna, scese in campo cinque volte, realizzando tre reti, l'ultima contro l'Italia, nella partita persa 3-2 (tripletta di Paolo Rossi). Quattro anni più tardi, partecipa tra le file del Brasile al mondiale del 1986. Iniziando il torneo in panchina, scese in campo solamente due volte.

Allenatore
Nel 1990 torna nel mondo del calcio come allenatore, guidando la nazionale Brasiliana nella Copa América 1991. Dopo la breve esperienza sulla panchina brasiliana, con la quale ottenne soltanto un secondo posto, piazzandosi dietro l'Argentina, Falcão compare sulla panchina del Giappone nel 1994, prima di abbandonare la carriera da allenatore

michy ha detto...

il moro Paulo Roberto Falcao ,la sua carriera da professionista comincia in patria nell'Internacional. Qui gioca per sei stagioni conquistando per cinque volte il titolo brasiliano. Al termine dei sei anni nel club Falcão conta ventidue reti in campionato, motivo per cui è considerato ancora oggi uno dei più grandi giocatori del club.[1] Durante la sua militanza nel club è stato per due volte insignito del Bola de Ouro, un prestigioso premio assegnato dalla rivista brasiliana Placar al miglior giocatore del campionato brasiliano.

Il 10 agosto 1980 viene acquistato dalla Roma per la cifra di un milione e mezzo di dollari. Nella città capitolina divenne subito uno dei giocatori più amati dai tifosi, guadagnandosi il soprannome il Divino. Esordisce con la maglia giallorossa proprio contro la sua ex squadra, l'Internacional, in una partita amichevole giocata il 29 agosto 1980, terminata con il punteggio di 2-2. Qualche settimana dopo esordisce anche in campionato, il 14 settembre 1980 contro il Como, poi vinta dalla Roma. Al termine del primo anno in giallorosso termina il campionato con tre reti. Il club capitolino sfiora solamente la vittoria del titolo italiano, vincendo però la Coppa Italia. Due anni dopo, nella stagione 1982-1983, vince con la Roma il suo primo campionato italiano, il secondo nella storia della società. In questa stagione colleziona ventisette presenze e sei reti in campionato, due reti in Coppa UEFA, una contro il Colonia e una contro il Benfica e una rete negli ottavi di finale della Coppa Italia.

A seguito di un grave infortunio nel 1985 lascia la Roma per trasferirsi al San Paolo. Le ragioni del divorzio dalla compagine giallorossa sono da attribuirsi ai contrasti con l'allora presidente Dino Viola, in merito all'alto ingaggio percepito. È da sottolineare come all'epoca il suo stipendio fosse il più alto pagato per un giocatore di calcio in Italia: oltre un miliardo di lire all'anno.

Dopo un anno di attività con la squadra brasiliana, durante il quale conta solamente dieci presenze, conclude definitivamente la sua carriera di calciatore.

Nazionale
Riceve la sua prima convocazione nella Nazionale olimpica brasiliana per i Giochi della XX Olimpiade. Dopo la partecipazione alla Copa América 1979, Falcão partecipa al suo primo mondiale nel 1982. In questa edizione, disputata in Spagna, scese in campo cinque volte, realizzando tre reti, l'ultima contro l'Italia, nella partita persa 3-2 (tripletta di Paolo Rossi). Quattro anni più tardi, partecipa tra le file del Brasile al mondiale del 1986. Iniziando il torneo in panchina, scese in campo solamente due volte.

Allenatore
Nel 1990 torna nel mondo del calcio come allenatore, guidando la nazionale Brasiliana nella Copa América 1991. Dopo la breve esperienza sulla panchina brasiliana, con la quale ottenne soltanto un secondo posto, piazzandosi dietro l'Argentina, Falcão compare sulla panchina del Giappone nel 1994, prima di abbandonare la carriera da allenatore

michy ha detto...

opppsss...

Almanacco del Calcio ha detto...

ALCUNI DATI SUI MITICI ANNI 1980/1990 (QUELLI DI 90° MINUTO). CAMPIONATO 1984/1985, L'UNICO CAMPIONATO CON IL SORTEGGIO INTEGRALE DEGLI ARBITRI: VINCE IL VERONA DAVANTI A TORINO E SAMPDORIA. POI SI TORNA ALLE DESIGNAZIONI E VINCONO LE "SOLITE" SQUADRE. LA CREMONESE ESORDISCE IN SERIE "A" NELLA STAGIONE 1984/1985 E VINCE LA SUA PRIMA PARTITA IN SERIE "A" PROPRIO CONTRO IL TORINO (2-1 ALLA 2° GIORNATA), POI RETROCEDE INSIEME A LAZIO E ASCOLI. L'AVELLINO PER BEN DUE VOLTE RIMONTA DA 0-3 A 3-3 IN TRASFERTA NEGLI ULTIMI MINUTI: UNA VOLTA A TORINO CONTRO LA JUVENTUS E UNA VOLTA A BERGAMO CONTRO L'ATALANTA. L'ATALANTA A SUA VOLTA E' PROTAGONISTA DI UNA CLAMOROSA RIMONTA CASALINGA CONTRO IL FOGGIA DI ZEMAN: DA 1-4 A 4-4 NELL'ULTIMA MEZZORA, CON LE RETI BERGAMASCHE OVVIAMENTE TUTTE IN CONTROPIEDE (IL FOGGIA DI ZEMAN VINCEVA MA STAVA ATTACCANDO ANCORA). PRIMA DI SALIRE IN "A" LA CREMONESE FU VITTIMA DI UNA CLAMOROSA DISAVVENTURA PASSATA ALLA STORIA: IN TESTA AL CAMPIONATO DI "B" DALLA PRIMA ALL'ULTIMA GIORNATA, ARRIVA AGLI ULTIMI 90 MINUTI CON UN PUNTO DI VANTAGGIO SU PISA E PESCARA, BASTA UN PAREGGIO ED E' PROMOSSA IN SERIE "A". PURTROPPO IL PISA VINCE A CREMONA (E VIENE PROMOSSO DIRETTAMENTE INSIEME AL PESCARA) E LA CREMONESE, RAGGIUNTA IN CLASSIFICA DA LECCE E CESENA, VIENE COSTRETTA AD UN GIRONE DI SPAREGGIO A TRE SQUADRE IN CUI SALE IL CESENA. IN QUELLO STESSO CAMPIONATO DI "B" LA LAZIO, PENALIZZATA DI 9 PUNTI, FA A SUA VOLTA IL MIRACOLO: CON UNA RETE DI FIORINI ALL'82° MINUTO DELL'ULTIMA PARTITA BATTE 1-0 IL VICENZA DAVANTI A PIU' DI 70.000 SPETTATORI (E FA RETROCEDERE IL VICENZA), POI VA AL GIRONE DI SPAREGGIO A TRE CON TARANTO E CAMPOBASSO. ANCHE NEL GIRONE DI SPAREGGIO LA LAZIO PARTE MALE (SCONFITTA 1-0 CONTRO IL TARANTO) POI, DOPO IL PAREGGIO TRA TARANTO E CAMPOBASSO, LA LAZIO BATTE 1-0 IL CAMPOBASSO E FA RETROCEDERE IN SERIE "C" I MOLISANI. ULTIMO AMARCORD PER IL CATANIA: NELLA SUA PARTECIPAZIONE ALLA SERIE "A" 1982/1983 (STRANIERI I MITICI PEDRINHO E LUVANOR, BRASILIANI), CANTARUTTI PER DUE PARTITE DI FILA IN ROVESCIATA, SUL RISULTATO DI 1-1 (LA SECONDA VOLTA CONTRO IL MILAN) SI VEDE ANNULLARE INGIUSTAMENTE IL GOL DEL 2-1. ENTRAMBE LE PARTITE SI VERIFICA L'INVASIONE DI CAMPO DI UN TIFOSO IN SEGUITO AL GOL ANNULLATO: IL CATANIA SI BECCA UNA LUNGA SQUALIFICA DEL CAMPO, RETROCEDE E FINO ALLA FINE DELLA STAGIONE E' CONDANNATO A GIOCARE IN CAMPO NEUTRO

Almanacco del Calcio ha detto...

ALCUNI DATI SUI MITICI ANNI 1980/1990 (QUELLI DI 90° MINUTO). CAMPIONATO 1984/1985, L'UNICO CAMPIONATO CON IL SORTEGGIO INTEGRALE DEGLI ARBITRI: VINCE IL VERONA DAVANTI A TORINO E SAMPDORIA. POI SI TORNA ALLE DESIGNAZIONI E VINCONO LE "SOLITE" SQUADRE. LA CREMONESE ESORDISCE IN SERIE "A" NELLA STAGIONE 1984/1985 E VINCE LA SUA PRIMA PARTITA IN SERIE "A" PROPRIO CONTRO IL TORINO (2-1 ALLA 2° GIORNATA), POI RETROCEDE INSIEME A LAZIO E ASCOLI. L'AVELLINO PER BEN DUE VOLTE RIMONTA DA 0-3 A 3-3 IN TRASFERTA NEGLI ULTIMI MINUTI: UNA VOLTA A TORINO CONTRO LA JUVENTUS E UNA VOLTA A BERGAMO CONTRO L'ATALANTA. L'ATALANTA A SUA VOLTA E' PROTAGONISTA DI UNA CLAMOROSA RIMONTA CASALINGA CONTRO IL FOGGIA DI ZEMAN: DA 1-4 A 4-4 NELL'ULTIMA MEZZORA, CON LE RETI BERGAMASCHE OVVIAMENTE TUTTE IN CONTROPIEDE (IL FOGGIA DI ZEMAN VINCEVA MA STAVA ATTACCANDO ANCORA). PRIMA DI SALIRE IN "A" LA CREMONESE FU VITTIMA DI UNA CLAMOROSA DISAVVENTURA PASSATA ALLA STORIA: IN TESTA AL CAMPIONATO DI "B" DALLA PRIMA ALL'ULTIMA GIORNATA, ARRIVA AGLI ULTIMI 90 MINUTI CON UN PUNTO DI VANTAGGIO SU PISA E PESCARA, BASTA UN PAREGGIO ED E' PROMOSSA IN SERIE "A". PURTROPPO IL PISA VINCE A CREMONA (E VIENE PROMOSSO DIRETTAMENTE INSIEME AL PESCARA) E LA CREMONESE, RAGGIUNTA IN CLASSIFICA DA LECCE E CESENA, VIENE COSTRETTA AD UN GIRONE DI SPAREGGIO A TRE SQUADRE IN CUI SALE IL CESENA. IN QUELLO STESSO CAMPIONATO DI "B" LA LAZIO, PENALIZZATA DI 9 PUNTI, FA A SUA VOLTA IL MIRACOLO: CON UNA RETE DI FIORINI ALL'82° MINUTO DELL'ULTIMA PARTITA BATTE 1-0 IL VICENZA DAVANTI A PIU' DI 70.000 SPETTATORI (E FA RETROCEDERE IL VICENZA), POI VA AL GIRONE DI SPAREGGIO A TRE CON TARANTO E CAMPOBASSO. ANCHE NEL GIRONE DI SPAREGGIO LA LAZIO PARTE MALE (SCONFITTA 1-0 CONTRO IL TARANTO) POI, DOPO IL PAREGGIO TRA TARANTO E CAMPOBASSO, LA LAZIO BATTE 1-0 IL CAMPOBASSO E FA RETROCEDERE IN SERIE "C" I MOLISANI. ULTIMO AMARCORD PER IL CATANIA: NELLA SUA PARTECIPAZIONE ALLA SERIE "A" 1982/1983 (STRANIERI I MITICI PEDRINHO E LUVANOR, BRASILIANI), CANTARUTTI PER DUE PARTITE DI FILA IN ROVESCIATA, SUL RISULTATO DI 1-1 (LA SECONDA VOLTA CONTRO IL MILAN) SI VEDE ANNULLARE INGIUSTAMENTE IL GOL DEL 2-1. ENTRAMBE LE PARTITE SI VERIFICA L'INVASIONE DI CAMPO DI UN TIFOSO IN SEGUITO AL GOL ANNULLATO: IL CATANIA SI BECCA UNA LUNGA SQUALIFICA DEL CAMPO, RETROCEDE E FINO ALLA FINE DELLA STAGIONE E' CONDANNATO A GIOCARE IN CAMPO NEUTRO

Almanacco del Calcio ha detto...

SEMPRE PER I MITICI ANNI 1980/1990 MA IN CAMPO EUROPEO, ALCUNE RIMONTE INCREDIBILI FANNO DISCUTERE. QUALIFICAZIONI AGLI EUROPEI 1984, LA SPAGNA ARRIVA ALL'ULTIMA GIORNATA IN TRAGICO RITARDO COME DIFFERENZA RETI RISPETTO ALL'OLANDA. DEVE VINCERE CON 11 GOL DI SCARTO CONTRO MALTA PER RIBALTARE LA SITUAZIONE. INFATTI VINCE 12-1 (IL PRIMO TEMPO SI ERA CHIUSO SUL 3-1) E POI ALLE FASI FINALI DELL'EUROPEO LA SPAGNA ARRIVA IN FINALE, CHE PERDE 2-0 CONTRO LA FRANCIA (CURIOSO IL FATTO CHE L'EUROPEO SUCCESSIVO, QUELLO DEL 1988, LO VINCE L'OLANDA). IN COPPA UEFA 1980/1981 LA ROMA VINCE 3-0 IN CASA CONTRO IL CARL ZEISS JENA MA PERDE IL RITORNO IN GERMANIA EST PER 4-0 E VA A CASA. DERBY TEDESCO NEL 1984/1985 TRA DINAMO DRESDA E BAYER UERDINGEN: I TEDESCHI DI DRESDA VINCONO 2-0 IN CASA E A META' RIPRESA CONDUCONO ANCHE IN TRASFERTA PER 3-1. MA IL BAYER UERDINGEN SEGNA SEI GOL IN TRENTA MINUTI, VINCE 7-3 E PASSA IL TURNO. QUALCHE ANNO FA, VICENDA ASSURDA IN ARTMEDIA BRATISLAVA-CELTIC GLASGOW: GLI SLOVACCHI VINCITORI 5-0 IN CASA RISCHIANO LA CLAMOROSA ELIMINAZIONE PERDENDO 4-0 IN SCOZIA. NEGLI ANNI 1980 TRE CLAMOROSE RIMONTE IN CASA DEL REAL MADRID: SCONFITTE 2-0 A MILANO CON L'INTER E VITTORIA 3-0 IN CASA, POI SCONFITTA 3-0 A BRUXELLES CONTRO L'ANDERLECHT E VITTORIA 6-1 IN CASA, INFINE MERAVIGLIOSO 4-0 IN CASA CON CUI VIENE RIBALTATA LA SCONFITTA 5-1 IN GERMANIA CONTRO IL BORUSSIA MONCHEGLADBACH

Almanacco del Calcio ha detto...

Per chiudere con i ricordi dei mitici anni 1980 e 1990 scendiamo in serie "C" esattamente nel primo anno in cui sono stati introdotti PLAYOFF e PLAYOUT. Assurdo campionato nel Girone A: va in testa la Spal per tutto il girone di andata, anche con 8-9 punti di vantaggio, poi crolla clamorosamente a inizio girone di ritorno (ne perde quattro di fila) e va in testa il Bologna. Ma anche il Bologna resiste solo una giornata al comando e va in testa il Mantova. Sorprese finite ??? No, perchè nell'ultima giornata il Chievo sorpassa il Mantova, vince il campionato a sorpresa e viene promosso. Il Como agguanta per miracolo il 5° posto (ultima posizione utile per i playoff) a distanza abissale da Bologna, Spal e Mantova. Si va ai playoff e il Como, nettamente la squadra più debole, sorprende le grandi favorite (vince prima con il Mantova e poi la finale contro la Spal) e viene promosso in serie B. L'anno successivo altro fatto clamoroso: la Spal di nuovo in testa per tutto il girone di andata crolla di nuovo nel girone di ritorno (e non riesce nemmeno a qualificarsi per i playoff) mentre la Pistoiese, ultima in classifica a metà del girone di andata, vince fortunosamente 1-0 a Palazzolo e da quella partita inizia una serie vincente che la porta a chiudere la "regoular season" al 2° posto e a qualificarsi per i playoff. La Pistoiese va in finale contro il Fiorenzuola, viene completamente dominata e non fa neanche un tiro in porta, ma la partita finisce 0-0 perchè il portiere della Pistoiese Pagotto fa i miracoli. Si va ai rigori, Pagotto fa di nuovo i miracoli e la Pistoiese vince e viene promossa in serie B

TIFOSO DEL PISA ha detto...

Parliamo ora delle (dis)avventure di una squadra di calcio mitica ma sfortunata... IL PISA. Dopo il mitico presidente Romeo Anconetani, il Pisa retrocede in serie "C" al termine di un campionato assurdo, in cui Marco Ferrante segna a raffica, ma sbaglia un rigore decisivo all'ultima giornata. Il Pisa quella serie "C" non la giocherà mai, infatti dopo la retrocessione fallisce e viene spedito in serie D a giocare su campi assurdi. Inizia la lenta risalita, che si ferma nel 2002/2003: spareggio per la promozione in B contro l'Albinoleffe, vittoria 2-1 in casa e a Bergamo, quando il Pisa segna a metà ripresa la rete del pareggio, sembra fatta. Purtroppo l'Albinoleffe segna ancora una volta e poi ai supplementari vince 4-2 lasciando i toscani nell'inferno della serie C. Il Pisa ne esce due anni dopo (l'anno successivo infatti va ai playout e si salva per miracolo, pareggio in pieno recupero contro la Massese nella partita di ritorno) quando vince la finale contro il Monza per 2-0 dopo la sconfitta di misura 1-0 nella partita di andata. Il Pisa in serie B vola e resta in testa fino all'inizio del girone di ritorno, poi cala ma riesce a qualificarsi per i playoff promozione, dove viene sconfitto due volte dal Lecce. Ancora una drammatica vicenda due anni fa: all'ultima giornata il Pisa (a cui basta un pareggio per salvarsi) subisce al 92° minuto dell'ultima giornata un gol in casa contro il Brescia, perde 1-0 e l'Ancona si salva. Anche questa volta il Pisa, retrocesso in C, fallisce e viene spedito in serie D dove gioca di nuovo su campi sfigati... ma vince il campionato di serie D e siccome mezza serie C2 è fallita, viene ripescato in serie C1!!!

Anonimo ha detto...

ma guido ha un lavoro statale?

Anonimo ha detto...

che figura di merda.....

Anonimo ha detto...

CIOE?

fabio ha detto...

c'è sicuramente da lavorare...

GUFO NERO ha detto...

C.S.I. SCANDALOSO

MANCANO NOVE GIORNI ALL'INIZIO DEI CAMPIONATI E NON SONO STATI ANCORA PUBBLICATI I CALENDARI....

moro ha detto...

Credo che in questo momento mentalmente (ma forse anche fisicamente) non siamo pronti al 4-2-3-1

x Gufo: come mai sei così ansioso di leggere il calendario? Hai paura che il csi abbia fatto cazzate nell'alternanza?

Ricordo a tutti che stasera c'è allenamento in acqua a Villongo alle 20.30

micky ha detto...

io invece penso che bisogna star tranquilli e cercare di giocare da squadra, il modulo non c'entra se non si gioca insieme e non ci si aiuta... cmq x me eravamo un pò imballati ,forse x le ripetute (giuste), di conseguenza quando non riesci a fare quello che vuoi incominci a fare cagate e portare la palla.forza true passion e ora di cambiare passo!!!

GUFO NERO ha detto...

per Moro: RISPOSTA ESATTA !!! temo che abbiano fatto cazzate con le alternanze... e non sarebbe la prima volta... ma se lo pubblicano questa settimana c'è tempo per correggere eventuali cazzate... comunque, speriamo che sia tutto O.K. (per la cronaca se le alternanze sono rispettate dovremmo esordire in trasferta alla prima giornata)