cenni di storia

La storia della squadra dei dilettanti nasce nel 1992, dopo lo scioglimento della Castellese, con l’intento di non lasciare tanti ragazzi senza il gioco del calcio. Per un anno è stata la squadra principale di Tagliuno per poi diventare il serbatoio della Castellese nel frattempo riformatasi. Grazie ad un gruppo storico di una decina di ragazzi uniti nella vita e in campo, la squadra dei dilettanti in tutti questi anni è riuscita a resistere e portare a casa numerosi successi che l’hanno fatta entrare nell’elite delle squadre dilettantistiche e rispettate dagli avversari. A cavallo fra gli anni 90 e 2000 la G.S. CASTELLI CALEPIO (grazie anche a sonore batoste, su tutte le due finali perse del trofeo Bresciani 1994-99) ha ottenuto risultati strepitosi, vittoria in campionato nel 99 e ciliegina sulla torta la vittoria l’anno successivo del trofeo Bresciani, più numerosi piazzamenti. Con il passare degli anni i dilettanti sempre con grande passione, vera passione mai mossa da altre ragioni e grazie a delle persone speciali disposte a trovar tempo la sera e grazie ad alcuni di loro passati dietro la scrivania hanno saputo rendersi indipendenti da tutti. Ogni anno qualche ragazzo di quella mitica squadra abbandona quasi del tutto il calcio ma con l’innesto di giocatori nuovi si crea nuovo entusiasmo che ci spinge a tante iniziative, su tutte il trofeo true passion di fine stagione. Si crea cosi un mix non sempre vincente ma con lo spirito giusto che spinge a continuare questa mitica storia. Da qualche anno le vicende dei dilettanti G.S CASTELLI CALEPIO sono raccontate con impegno anche su rete grazie al blog http//castellesedilet11.blogspot.com

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venerdì 29 marzo 2013

Buona Pasqua

Siamo nella settimana di Pasqua e colgo l'occasione prima di tutto per fare gli auguri a tutto il movimento True Passion in primis alle donne poi segnalo una bella iniziativa ( per chi volesse) che ci sarà domani in zona chiesa verso le 10,30. La possibilità di salire sul campanile attraverso i piccoli gradini interni, una scalata che personalmente non ho mai fatto. Cerchero di immortalare con una foto, rigorosamente con giubbino True Passion

5 commenti:

Gufo Nero ha detto...

Da questa notte scatta l'ora legale ricordatevi alle ore 2:00 di portare avanti le lancette dell'orologio di un'ora

Gufo Nero ha detto...

La foto che vedete ritrae i Mòai, grandi statue situate nell'Isola chiamata RAPA NUI (Isola di Pasqua). Dominata da guerre intestine tra due fazioni, quella dei Lunghi Orecchi e quella dei Corti Orecchi, questa diatriba sfociò in una guerra civile che ebbe come conseguenza la devastazione della ricca vegetazione dell'Isola di Pasqua. L'Isola di Pasqua deve il suo nome al primo marinaio che sbarcò sull'Isola, l'olandese Jakob Roggeveen, il cui sbarco avvenne nella domenica di Pasqua del 1722. Attualmente il capoluogo dell'Isola di Pasqua è HANGA ROA e l'Isola è situata sotto la giurisdizione del Cile, nello Stato di Valparaiso. Sull'isola c'è un grande vulcano inattivo (il Terevaka) e due vulcani più piccoli, il Poike e il Rano Kau. Nell'Isola di Pasqua si venera l'Uomo Uccello (in polinesiano si pronuncia TANGATA): ogni primavera le tribù dell'Isola sceglievano un guerriero che doveva gareggiare con gli altri per partire dal santuario di Orongo, situato sulla cima del vulcano Rano Kau, attraversare a nuoto un tratto di mare infestato dagli squali, raggiungere l'Isola di Motu Nui (situata vicino all'Isola di Pasqua), prendere un uovo depositato da un uccello denominato "sterna fuscata" e riportare l'uovo intatto al santuario di Orongo. Il guerriero della tribù vincente aveva diritto a scegliere il re che regnava sull'Isola fino alla primavera successiva, quando si ripeteva il rito della gara dell'Uomo Uccello. Ovviamente non era raro il caso in cui qualche guerriero, attraversando il mare o lottando con gli altri guerrieri, veniva sterminato o assalito dagli squali, terminando in modo inglorioso la propria esistenza terrena. I True Passion non hanno ovviamente l'Uomo Uccello, ma nel giorno di Pasqua spero che dedicheranno un pensiero al loro Uomo Gufo (o cornacchia marcia, come dicono Rugge e Rigo)

Gufo Nero ha detto...

Un'altra isola diventata celebre per un episodio drammatico (quello dell'ammutinamento dell'equipaggio della nave inglese BOUNTY, guidato dall'ufficiale Fletcher Christian contro i metodi brutali del comandante di vascello William Bligh) è l'Isola di Pitcairn. Nel gennaio 1790 gli ammutinati, guidati da Fletcher Christian, sbarcarono sull'isola (fino a quel momento sconosciuta e poco nota anche alle carte ufficiali in possesso della Marina britannica) e iniziarono una convivenza che era drammatica, essendo essi otto inglesi (più l'ufficiale Christian), sei polinesiani e 12 donne tahitiane. Gli inglesi e i polinesiani si sterminarono a vicenda, l'ultimo a sopravvivere fu il soldato Adams che diede vita a una prolifica discendenza. Attualmente l'Isola di Pitcairn, la cui capitale Adamstown prende il nome proprio dal soldato inglese, conta 48 abitanti dopo aver avuto a inizio Novecento un picco massimo di 233 abitanti. Se c'è qualcuno, ad esempio la Boffy, che vuole accompagnare il Gufo a fare un giro a Pitcairn, si faccia avanti

Gufo Nero ha detto...

Al Gufo piacerebbe visitare anche Mariehamn, capoluogo delle Isole Aland, appartenenti alla Finlandia (in quanto situate nel tratto di mare tra Finlandia e Svezia), ma dove la lingua ufficiale è lo svedese. Come per le Isole Far Oer, l'UEFA e la FIFA dovrebbero a mio avviso riconoscere la nazionale delle Isole Aland, che sarebbe in grado di produrre il calcio nordico, tradizionale e spettacolare, fatto di lunghi lanci e giocatori alti e vigorosi. La mitica squadra IFK Mariehamn dal 2005 è finalmente approdata nella serie A finlandese e nel 2012 ha raggiunto il suo miglior piazzamento, un quarto posto in classifica. Diego io fossi in te proporrei un gemellaggio tra True Passion e IFK Mariehamn, con possibilità di fare il ritiro estivo non più a Cecina Mare ma nelle Isole Aland

g ha detto...

ci provero gufo