cenni di storia

La storia della squadra dei dilettanti nasce nel 1992, dopo lo scioglimento della Castellese, con l’intento di non lasciare tanti ragazzi senza il gioco del calcio. Per un anno è stata la squadra principale di Tagliuno per poi diventare il serbatoio della Castellese nel frattempo riformatasi. Grazie ad un gruppo storico di una decina di ragazzi uniti nella vita e in campo, la squadra dei dilettanti in tutti questi anni è riuscita a resistere e portare a casa numerosi successi che l’hanno fatta entrare nell’elite delle squadre dilettantistiche e rispettate dagli avversari. A cavallo fra gli anni 90 e 2000 la G.S. CASTELLI CALEPIO (grazie anche a sonore batoste, su tutte le due finali perse del trofeo Bresciani 1994-99) ha ottenuto risultati strepitosi, vittoria in campionato nel 99 e ciliegina sulla torta la vittoria l’anno successivo del trofeo Bresciani, più numerosi piazzamenti. Con il passare degli anni i dilettanti sempre con grande passione, vera passione mai mossa da altre ragioni e grazie a delle persone speciali disposte a trovar tempo la sera e grazie ad alcuni di loro passati dietro la scrivania hanno saputo rendersi indipendenti da tutti. Ogni anno qualche ragazzo di quella mitica squadra abbandona quasi del tutto il calcio ma con l’innesto di giocatori nuovi si crea nuovo entusiasmo che ci spinge a tante iniziative, su tutte il trofeo true passion di fine stagione. Si crea cosi un mix non sempre vincente ma con lo spirito giusto che spinge a continuare questa mitica storia. Da qualche anno le vicende dei dilettanti G.S CASTELLI CALEPIO sono raccontate con impegno anche su rete grazie al blog http//castellesedilet11.blogspot.com

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sabato 7 novembre 2015

6°g True Passion vs Telgate 1-3

Sabato 7 novembre 2015
6°g gs Castelli Calepio- Telgate 1-3
Reti: Dedei

Un altro disastro,  quasi uguale a quello del derby contro il Cividino Quintano: 
formazione azzardatissima in campo,  tre gol incassati nei primi 25 minuti e poi
la reazione che arriva quando ormai la partita è compromessa.   Come nella
sciagurata partita contro il Cividino Quintano i primi tre contropiedi risultano
micidiali e decisivi:  al 12°  Milesi va via sulla fascia e mette al centro un pallone
facilissimo per il fratello del mister del Telgate Mattia,  con Ferraudo Michele
che tutto solo in area piccola deve solo spingere lentamente il pallone in rete.
Tre minuti più tardi va via in solitaria azione di contropiede Mosca,  che dopo
30 – 40  metri palla al piede entra in area e spara un siluro imparabile che
sbatte sul palo interno e poi entra in porta.   Al 25°  è già tutto finito:  un colpo
di tacco a metà campo di Hasnaoui Youssef mette in azione Milesi che entra
in area,  tocca per Mandreca il quale con un potente tiro sorprende Gandossi
in uscita.   Per fortuna al 30°  Mandreca solo davanti a Gandossi spedisce alto
un pallonetto non impossibile dal limite dell’area,  altrimenti la vicenda poteva
diventare umiliante.   Solo a un passo dallo scempio totale mister Gigi si
sveglia e cambia quattro giocatori:  fuori i disastrosi Pominelli,  Pasinelli,
Ruggeri junior e Mimmo junior e dentro Loda Marco,  Ivan Dedei,  Diego
Manfre e Morpurgo.
La ripresa inizia di fatto al 53°  con il gol casuale di Ivan Dedei che riaccende
la partita:  un pallone prolungato di testa da Morpurgo,  apparentemente
innocuo,  diventa infido a causa dell’uscita imprudente del portiere Daga che
si fa saltare dal pallone,  e Ivan Dedei in pallonetto dal limite dell’area supera
un difensore e segna il gol della speranza.   La Spritz Arena urla e insorge due
volte contro l’arbitro:  prima Sten viene abbattuto da un calcione,  ma l’arbitro
giudica il fallo appena fuori dall’area e concede solo la punizione dal limite
(sprecata dallo stesso Sten che colpisce in pieno la barriera),   poi un  “mani”
in area telgatese è scandalosamente ignorato dal direttore di gara che se ne
lava le mani.   Ivan Dedei al 79°  spara un siluro dall’interno dell’area e il
portiere respinge,  poi nell’assalto finale  (confusionario e pasticcione ma
almeno giocato con il cuore e con la grinta mancata nel primo tempo)  Cjane
pesca Dedei solo in piena area piccola con una punizione spiovente,  ma Ivan
spreca tutto con una sciagurata deviazione fuori dai pali.   Il Telgate barcolla
ma non crolla,  e a crollare è solo la classifica diventata ormai disastrosa per i
True Passion precipitati a oltre 10 punti di distacco dalla capolista Galaxy
LE PAGELLE
GANDOSSI 5,5  troppo nervoso e incerto,  troppi lunghi rilanci sbagliati
POMINELLI 4  un esordio completamente disastroso,  pieno di errori gravi
PINESSI 5,5  gioca un pessimo primo tempo e una buona ripresa
PIERO 6  ci mette una pezza quando riesce,  ma anche lui non era in forma
BONCI 6,5  lotta come un leone,  anche se con diverse imprecisioni
STEN 6,5  guadagna diversi falli,  ma non concretizza mai le punizioni
GARLASCHI 6,5  alcune buone giocate a centrocampo,  ma non crea pericoli
MIMMO JUNIOR 4  un fantasma in campo,  non combina praticamente nulla
RUGGERI JUNIOR 4  di fatto non esiste,  mai un’iniziativa,  non lotta mai
PASINELLI 4,5  qualche timidissimo cenno di vita ma anche lui è disastroso
SERU 5  uno dei tanti in giornata negativa,  evanescente e molto impreciso
LODA 6  quando entra rimette in ordine la difesa anche senza strafare    
DIEGO MANFRE 6,5  anche a mezzo servizio è migliore di chi lo sostituiva
MORPURGO 5,5  è semi infortunato e passivo,  ma qualcosa riesce a fare
IVAN DEDEI 7  il più pericoloso,  segna il gol,  rianima l’attacco fino alla fine
CJANE 6,5  offre due ottimi assist ai compagni che li sprecano malamente
ARCHETTI 5,5  il suo quarto d’ora finale è pieno di slalom inconcludenti
NOTE FINALI DEL GUFO  è ora di svegliarsi e di darsi da fare altrimenti
questa squadra sarà ricordata come la versione più penosa dei True
Passion negli ultimi 10 anni della loro gloriosa storia.   Ormai sono già
due partite  (il derby contro il Cividino Quintano e questa partita)  che
si giocano primi tempi indecorosi e si va sotto di tre gol,  non è possibile
andare avanti in questo modo,  i mezzi e la tecnica per reagire ci sono,
e adesso che non c’è più nulla da perdere,  si può andare all’assalto degli
avversari e travolgerli tutti per tentare l’impossibile  “remuntada”

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vergognatevi tutti!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ma vergogna di cosa!!!!!
Ho sempre visto una squadra che ci prova ma non ci riesce per vari motivi......
Nessuno si deve vergognare .....